I Principi di Lavorazione

Come per quelli "costruttivi" i Principi di lavorazione si dividono in ELEMENTARI e COMPLESSI in funzione del numero (elementare o molteplice) di fasi lavorative necessarie alla realizzazione dell'elemento tecnico. Includono implicitamente la capacità di lavorabilità dei materiali e allo stesso tempo l'adozione di appositi strumenti di lavorazione e di eguali capacità acquisite nel loro uso e nelle loro metodiche. Individuano indirettamente anche i caratteri ed i luoghi di possibili miglioramenti tecnici tanto nelle strumentazioni, attrezzi, macchine produttive, che nelle stesse fasi artigiane o industriali. Stabiliscono così il know how di appartenenza in funzione della localizzazione e contestualizazione dello stesso (necessità di distinguere un insieme di azioni costruttive e realizzative in genere in funzione del luogo di appartenenza dove ogni parametro va rinegoziato in funzione della diversa gerarchia dei valori locali: disponibilità di attrezzi e materiali, conoscenza di tecniche specifiche, possibilità di approvvigionamento delle materie prime, disponibilià limitata o illimitata di risorse economiche o umane, possibilità di trasportabilità delle materie prime e dei semilavorati, ecc.).


I PRINCIPI DI LAVORAZIONE ELEMENTARI

Sono descritti da due semplici sottoinsiemi:

A) quelli attraverso i quali si ottiene l'elemento costruttivo per ASPORTAZIONE diretta di materiale.

Sottendono azioni ed attrezzature corrispondenti. Indicano l'ottenimento dell'elemento tecnico direttamente a partire dallo stesso materiale dipartenza: un tronco d'albero, una pietra, un materiale sintetico, ecc.

B) quelli attraverso cui si ottiene l'elemento costruttivo per MODELLATURA (o FORMATURA) a sua volta distinguibile in Modellatura Diretta e Modellatura Indiretta.

"L'oggetto si ottiene con materiali suscettibili di acquistare la forma voluta mediante modellatura diretta (ad esempio: modellatura a mano dei materiali ceramici; piegatura a caldo o a freddo di tondini o di lamiere metalliche; la soffiatura libera del vetro; la formazione di intonaci per spalmatura) o modellatura indiretta, usando stampi, trafile, casseforme, ecc." (da E. Mandolesi, "Edilizia" vol.1 p. 108)


I PRINCIPI DI LAVORAZIONE COMPLESSI

Si dividono in tre sottoinsiemi: 
A) quelli che consentono di ottenere il componente edilizio attraverso l'ADDIZIONE di elementi con procedimenti che implicano la sovrapposizione, la giustapposizione di elementi tridimensionali unitari.

B) quelli ottenuti mediante la STRATIFICAZIONE , cioè l'elemento tecnico è composto da una successione di strati laminari planari (in condizione di materia base o di prelavorato) fino a costituire un unico elemento composito le cui prestazioni in termini edilizi è costituito dal valore complessivo della somma dei singoli componenti o asnche da valori maggiori consentiti da una sorta di effetto moltiplicatore dato dai miglioramenti reciproci dei singoli componenti. Presenta lo straordinario vantaggio di poter individuare singolarmente gli apporti forniti dai singoli strati e orientarsi così a possibili continue sostituzioni prestazionali (presi in qualunque campo: da quello dell'evoluzione del materiale o del miglioramento prezzo-prestazioni, ecc.) a tutto vantaggio dell'elemento tecnico complessivo ottenuto dal processo di stratificazione finale.

C) quelli che consentono di ottenenre l'elemento tecnico mediante ORDITURA E TESSITURA di elementi. L'oggetto risulta dal'uso di elementi lineari che intrecciandosi secondo una tipica tessitura formata da trama ed ordito. La trama può conformarsi in elemento monodirezionale o pluridirezionale a seconda del numero e delle direzioni sovrapposte dell'insieme degli elementi semplici sovrapposti o intrecciati o ancora inglobati all'interno di una successiva stratificazione.


MODALITA' E MEZZI DI UNIONE

OVVIAMENTER NELLA REALIZZAZIONE DEGLI ELEMENTI COMPOSITI OCCORRERA' VALUTARE I MEZZI E LE MODALITA' DI UNIONE.

Si possono adottare unioni di forza oppure unioni di tenuta.
Il collegamento più elementare può essere considerato quello per sovrapposizione che si affida esclusivamente alle forze di attrito tra i due elementi contigui.
Ulteriori connessioni, tecnicamente più evolute, possono avvenire per legatura, per aggraffaggio, per incollatura e saldatura (ancoraggio superficiale) per penetrazione (infilaggio, infissione, innesto, chiodatura, avvitatura, crimpaggio, rivettatura).
Per le unioni di tenuta possiamo contare su sistemi di battentatura, sigillatura, stilatura, ecc.