LE STRUTTURE INTELAIATE

libere note di riflessione

L'indipendenza dei ruoli è qui intesa nella diversa attribuzione dei ruoli statico-funzionali alle parti adibite alla sicurezza statica del corpo di fabbrica ed a quelle adibite a ruoli delimitativi e di partizione dello spazio funzionale.

Tale caratteristica, inaugurata alla fine del secolo scorso in occasione delle prime sperimentazioni delle strutture a scheletro indipendente ed in definitiva all'introduzione del vincolo d'incastro come nodo statico-strutturale applicato a strutture elastiche, non deve trarci in inganno.

L'indipendenza appare come conquista statica ma, al tempo stesso, è stata la via attraverso cui sono partite le maggiori incongruenze architettonico-formali da quegli anni in poi.

Il migliore razionalismo europeo (quello del "Bauhaus", dei costruttivisti russi, ecc.) ha introdotto e ratificato attraverso i "punti" dell'architettura Lecorbusierana nuove modalità compositive offerte dalle nuove possibilità strutturali: la pianta libera, la finestra a nastro, il piano pilotis, il tetto giardino, la possibilità di rifunzionalizzare lo spazio architettonico. Ma tutto ciò non ha mai portato con sè, sopratutto nella pianta libera, la possibilità di uscire fuori dal rigore compositivo in favore di un'anarchia sfrenata e priva di leggi razionali e storicamente sedimentate.

La storia delle evoluzioni di ciò che ne è restato, al contrario, ci ha dimostrato purtroppo il contrario: lo scheletro indipendente ha definitivamente offerto a progettisti senza scrupoli la possibilità di organizzare gli spazi ed i volumi al di fuori di qualunque regola architettonica. Cancellando millenni di storia del costruire e di coerenza formale.

Attenzione dunque ad attribuire al termine indipendente connotati fuorvianti o, peggio, causa di macroscopici errori di progettazione.

La sovrappotenza tecnologica offerta dall'alta efficienza dell'incastro e delle strutture intelaiate permette ma non giustifica la realizzazione di forme strutturali scorrette.